Groupama ha deciso di porre fine al suo rating da parte di Standard & Poor’s.

Il gruppo mutualista francese, cui rimane il rating di Fitch (con cui Groupama ha un “dialogo migliore”), ritiene il rating del gruppo non più fondamentale, dal momento che ha abbandonato il progetto di introduzione in borsa e ha venduto le controllate di brokeraggio.

Lo ha dichiarato nel corso di un’intervista al Figaro, il direttore generale Thierry Martel.

Ora, precisa Thierry Martel, c’è  «un profondo divario culturale tra le agenzie di rating, molto orientate agli investitori, e un gruppo mutualista come Groupama, che appartiene ai soci ed è governato sul lunghissimo termine».

A livello pratico questa decisione, piuttosto inedita e coraggiosa in Francia nel mondo finanziario, farà risparmiare a Groupama il costo del rating, un costo non indifferente di diverse centinaia di migliaia di euro all’anno secondo il quotidiano francese e non avrebbe niente a che fare con i recenti eventi di downgrade (ricevuto per altro anche da Fitch).

Martel ha inoltre dichiarato in un’intervista a Radio Classique che il gruppo punta a “equilibrare la sua attività” quest’anno, ma ritiene che sia troppo presto per dire se ci saranno utili, dopo la pesante perdita di 1,76 miliardi di euro nel 2011.

“Il 2012, sul piano tecnico, ha presentato delle caratteristiche peculiari, legate a fenomeni climatici che si sono susseguiti, ma puntiamo a equilibrare la nostra attività quest’anno”, ha detto Martel. Per il 2013, l’a.d. ha lasciato intendere che prevede un aumento dei premi assicurativi. Il gruppo in questo momento è impegnato in una profonda ristrutturazione, che comprende un piano di risparmio da 400 milioni di euro.